Calcio
DAZN - Mourinho rivela: "Ecco perché nel 2010 non sono tornato a Milano"
09.08.2019 17:12 di Napoli Magazine Fonte: alfredopedulla.com

A nove anni abbondanti di distanza dalla storica Champions League conquistata sulla panchina dell’Inter, il tecnico portoghese José Mourinho è tornato ai microfoni di DAZN a raccontare quello speciale momento. In particolare, lo Special One ha motivato la sua assenza a Milano per i festeggiamenti post-trionfo: “Il motivo per cui non sono tornato a Milano al termine della partita è che penso che se fossi tornato a Milano, non sarei andato al Real Madrid. Avevo preso la decisione di andare a Madrid, non avevo firmato ancora nulla, ma avevo deciso. Avevo già detto no due volte prima e dire no anche una terza volta era impossibile. Solo che sapevo e temevo che tornando a Milano per festeggiare la Champions League mi avrebbe fatto cambiare idea. Ricordo perfettamente quei momenti. Non ero andato neppure negli spogliatoi dopo il match. Avevo quella sensazione strana. Sapevo che andando lì avrei perso il controllo emotivo. Così ho scelto di scappare da quelle emozioni. Sul campo si parlava poco e c’era solo grande eccitazione ma mi conosco bene ed ecco perché l’ho fatto. Ho cercato di salutare ognuno di quei giocatori in modo normale, non troppo affettuoso. Ma sono amici. Loro mi vedono così e io li vedo allo stesso modo”.

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DAZN - Mourinho rivela: "Ecco perché nel 2010 non sono tornato a Milano"

di Napoli Magazine

09/08/2024 - 17:12

A nove anni abbondanti di distanza dalla storica Champions League conquistata sulla panchina dell’Inter, il tecnico portoghese José Mourinho è tornato ai microfoni di DAZN a raccontare quello speciale momento. In particolare, lo Special One ha motivato la sua assenza a Milano per i festeggiamenti post-trionfo: “Il motivo per cui non sono tornato a Milano al termine della partita è che penso che se fossi tornato a Milano, non sarei andato al Real Madrid. Avevo preso la decisione di andare a Madrid, non avevo firmato ancora nulla, ma avevo deciso. Avevo già detto no due volte prima e dire no anche una terza volta era impossibile. Solo che sapevo e temevo che tornando a Milano per festeggiare la Champions League mi avrebbe fatto cambiare idea. Ricordo perfettamente quei momenti. Non ero andato neppure negli spogliatoi dopo il match. Avevo quella sensazione strana. Sapevo che andando lì avrei perso il controllo emotivo. Così ho scelto di scappare da quelle emozioni. Sul campo si parlava poco e c’era solo grande eccitazione ma mi conosco bene ed ecco perché l’ho fatto. Ho cercato di salutare ognuno di quei giocatori in modo normale, non troppo affettuoso. Ma sono amici. Loro mi vedono così e io li vedo allo stesso modo”.

Fonte: alfredopedulla.com