Calcio
SASSUOLO - De Zerbi: "Se mi sono precluso la possibilità di allenare Juve, Inter e Milan per il mio pensiero, prenderò la mia strada"
21.04.2021 21:54 di Napoli Magazine

"Ieri mi sono espresso in maniera chiara prendendo una posizione forte e ora la confermo parola per parola. Il mio riferimento non era ai giocatori, allenatori e tifosi di Milan, Inter e Juve ma a chi si permette di gestire una squadra di calcio come una azienda. C'è una differenza abissale. Il calcio ricopre un ruolo sociale diverso": Roberto De Zerbi ribadisce dopo la vittoria sul Milan a San Siro il duro giudizio contro la Superlega espresso ieri. "Non è facile prendere una posizione. Sono piovuti insulti, cose maligne. Ma sono ancora più convinto di quello che ho detto. Non so se mi sarà preclusa l'opportunità di allenare quelle squadre per quanto ho detto, se fosse così va bene prenderò la mia strada in Italia o all'estero". "A me il calcio emoziona ancora - conclude De Zerbi - e penso a tanta gente. E' quello sport per cui due sconosciuti, che tifano la stessa squadra, si abbracciano dopo un gol anche se non si conoscono".

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SASSUOLO - De Zerbi: "Se mi sono precluso la possibilità di allenare Juve, Inter e Milan per il mio pensiero, prenderò la mia strada"

di Napoli Magazine

21/04/2024 - 21:54

"Ieri mi sono espresso in maniera chiara prendendo una posizione forte e ora la confermo parola per parola. Il mio riferimento non era ai giocatori, allenatori e tifosi di Milan, Inter e Juve ma a chi si permette di gestire una squadra di calcio come una azienda. C'è una differenza abissale. Il calcio ricopre un ruolo sociale diverso": Roberto De Zerbi ribadisce dopo la vittoria sul Milan a San Siro il duro giudizio contro la Superlega espresso ieri. "Non è facile prendere una posizione. Sono piovuti insulti, cose maligne. Ma sono ancora più convinto di quello che ho detto. Non so se mi sarà preclusa l'opportunità di allenare quelle squadre per quanto ho detto, se fosse così va bene prenderò la mia strada in Italia o all'estero". "A me il calcio emoziona ancora - conclude De Zerbi - e penso a tanta gente. E' quello sport per cui due sconosciuti, che tifano la stessa squadra, si abbracciano dopo un gol anche se non si conoscono".