Calcio
INTER - Lautaro Martinez: "Qui la gente mi ha sempre voluto bene, il mio idolo era Falcao"
28.04.2024 10:23 di Redazione

L’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, intervistato dai canali ufficiali del club nerazzurro in occasione del Matchday Programme della gara con il Torino, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, ripercorrendo i suoi primi passi nel mondo del calcio: “Fin da bambino ho affrontato ogni sfida con l’obiettivo di crescere, sono andato via di casa a 15/16 anni inseguendo un sogno e passo dopo passo ho raggiunto tanti traguardi che avevo sempre desiderato. Ogni tappa e ogni inizio è stato prezioso: il primo gol al Racing, il primo in Nazionale, il primo all’Inter. Da quando sono arrivato a Milano ho trovato gente che mi ha voluto bene e che mi ha aiutato e tifosi che ci hanno sostenuto in ogni luogo con la stessa forza. Da piccolo mi piaceva studiare matematica e biologia, mi piacevano i numeri e tutto quello che raccontava la vita. Il calcio c’è sempre stato, fin dalle origini, l’idolo era Falcao, un attaccante che mi ha ispirato per la sua maniera di vivere e giocare. Il soprannome invece me lo sono guadagnato al Racing, me lo hanno dato due compagni quando sono arrivato, dicevano che calciavo forte, che avevo tanta potenza e che era difficile fermarmi, il Toro è nato da lì”.

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INTER - Lautaro Martinez: "Qui la gente mi ha sempre voluto bene, il mio idolo era Falcao"

di Napoli Magazine

28/04/2024 - 10:23

L’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, intervistato dai canali ufficiali del club nerazzurro in occasione del Matchday Programme della gara con il Torino, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, ripercorrendo i suoi primi passi nel mondo del calcio: “Fin da bambino ho affrontato ogni sfida con l’obiettivo di crescere, sono andato via di casa a 15/16 anni inseguendo un sogno e passo dopo passo ho raggiunto tanti traguardi che avevo sempre desiderato. Ogni tappa e ogni inizio è stato prezioso: il primo gol al Racing, il primo in Nazionale, il primo all’Inter. Da quando sono arrivato a Milano ho trovato gente che mi ha voluto bene e che mi ha aiutato e tifosi che ci hanno sostenuto in ogni luogo con la stessa forza. Da piccolo mi piaceva studiare matematica e biologia, mi piacevano i numeri e tutto quello che raccontava la vita. Il calcio c’è sempre stato, fin dalle origini, l’idolo era Falcao, un attaccante che mi ha ispirato per la sua maniera di vivere e giocare. Il soprannome invece me lo sono guadagnato al Racing, me lo hanno dato due compagni quando sono arrivato, dicevano che calciavo forte, che avevo tanta potenza e che era difficile fermarmi, il Toro è nato da lì”.