Su CRC, nel corso della trasmissione "A Pranzo con Chiariello" è intervenuto il direttore del "La Ragione" Fulvio Giuliani: "Partite di ieri? La pressione è finita, non c’è più. Dopo le botte di adrenalina dopo ti scarichi e la pressione non c’è più. Voglio raccontare una serie di situazioni e di psicodrammi che sono accaduti ieri in tribuna stampa. Una signora parmense al momento dell’annullamento del calcio di rigore al Napoli ha fatto il gesto dell’ombrello dicendo: 'Tiè' ad un inviato e giornalista napoletano che si trovava lì. Quest’ultimo si è fatto rosso, accentuato dalla sua montatura degli occhiali dello stesso colore, e ha risposto alle provocazione della signora, urlando e inveendo contro di lei. I due hanno cominciato a litigare ma a sostegno della signora è arrivato un suo amico o collega alto due metri. In quel momento il giornalista napoletano si è messo in disparte ma continuava ad urlare contro la signora. Dopo un po’, sono arrivati due giornalisti non residenti a Napoli ma che parteggiavano per il Napoli e tifosi anti-interisti e gli hanno intimato di smetterla e di finirla. Da lì, hanno cominciato a litigare tutti e tre. È stata una scena surreale. Dopo di che, in occasione del gol del 3 a 2 dell’Inter messo a segno da Arnautovic e poi annullato per fuorigioco, il collega alla mia sinistra mi ha detto: 'Ha segnato l’Inter' con un tono da morto. Allo stesso tempo, dopo circa 10 secondi, un altro collega dietro di me ha cominciato a gridare: 'È fuorigioco!', ha cominciato a sbracciarsi e quando mi sono girato ha iniziato ad andare su e giù per la tribuna stampa gridando che era fuorigioco. Dopo un po’, si è accasciato e si è seduto, senza dire più nulla. Durante la telecronaca Carmine Martino si è lasciato andare ad un’esclamazione memorabile. Quando un giocatore del Napoli ha fatto una cappellata clamorosa, Carmine si è girato, ha incrociato il mio sguardo e ha detto: 'Non è buono'. I protagonisti di ieri sono stati Pedro e l’Inter. Il Napoli è ormai sui gomiti e ridotto ad uno stato non più giudicabile. Il calcio, però, è questo. Il tema per queste ultime giornate è legato alla psicologia e alla testa dei giocatori poiché essi sono arrivati al limite delle loro energie e il corpo risponde quando può. L’Inter si è abbondantemente suicidata in campionato. Ieri i nerazzurri hanno buttato letteralmente lo scudetto per motivazioni comprensibili se pensiamo che sono in finale di Champions, ma lo avevano già fatto contro la Roma. Dobbiamo anche dire, però, che la disfatta dei nerazzurri è stata anche merito degli avversari perché sia Roma che Lazio hanno giocato due ottime partite. Al di là di quello che è successo ieri, quei quindici minuti in cui è accaduto di tutto tra Parma e Milano sono una statua equestre di questo sport. Non tanto per il gioco e per la bellezza che non ci sono stati, ma per la contemporaneità in cui sono accadute le cose. È stato incredibile".
di Napoli Magazine
19/05/2025 - 15:12
Su CRC, nel corso della trasmissione "A Pranzo con Chiariello" è intervenuto il direttore del "La Ragione" Fulvio Giuliani: "Partite di ieri? La pressione è finita, non c’è più. Dopo le botte di adrenalina dopo ti scarichi e la pressione non c’è più. Voglio raccontare una serie di situazioni e di psicodrammi che sono accaduti ieri in tribuna stampa. Una signora parmense al momento dell’annullamento del calcio di rigore al Napoli ha fatto il gesto dell’ombrello dicendo: 'Tiè' ad un inviato e giornalista napoletano che si trovava lì. Quest’ultimo si è fatto rosso, accentuato dalla sua montatura degli occhiali dello stesso colore, e ha risposto alle provocazione della signora, urlando e inveendo contro di lei. I due hanno cominciato a litigare ma a sostegno della signora è arrivato un suo amico o collega alto due metri. In quel momento il giornalista napoletano si è messo in disparte ma continuava ad urlare contro la signora. Dopo un po’, sono arrivati due giornalisti non residenti a Napoli ma che parteggiavano per il Napoli e tifosi anti-interisti e gli hanno intimato di smetterla e di finirla. Da lì, hanno cominciato a litigare tutti e tre. È stata una scena surreale. Dopo di che, in occasione del gol del 3 a 2 dell’Inter messo a segno da Arnautovic e poi annullato per fuorigioco, il collega alla mia sinistra mi ha detto: 'Ha segnato l’Inter' con un tono da morto. Allo stesso tempo, dopo circa 10 secondi, un altro collega dietro di me ha cominciato a gridare: 'È fuorigioco!', ha cominciato a sbracciarsi e quando mi sono girato ha iniziato ad andare su e giù per la tribuna stampa gridando che era fuorigioco. Dopo un po’, si è accasciato e si è seduto, senza dire più nulla. Durante la telecronaca Carmine Martino si è lasciato andare ad un’esclamazione memorabile. Quando un giocatore del Napoli ha fatto una cappellata clamorosa, Carmine si è girato, ha incrociato il mio sguardo e ha detto: 'Non è buono'. I protagonisti di ieri sono stati Pedro e l’Inter. Il Napoli è ormai sui gomiti e ridotto ad uno stato non più giudicabile. Il calcio, però, è questo. Il tema per queste ultime giornate è legato alla psicologia e alla testa dei giocatori poiché essi sono arrivati al limite delle loro energie e il corpo risponde quando può. L’Inter si è abbondantemente suicidata in campionato. Ieri i nerazzurri hanno buttato letteralmente lo scudetto per motivazioni comprensibili se pensiamo che sono in finale di Champions, ma lo avevano già fatto contro la Roma. Dobbiamo anche dire, però, che la disfatta dei nerazzurri è stata anche merito degli avversari perché sia Roma che Lazio hanno giocato due ottime partite. Al di là di quello che è successo ieri, quei quindici minuti in cui è accaduto di tutto tra Parma e Milano sono una statua equestre di questo sport. Non tanto per il gioco e per la bellezza che non ci sono stati, ma per la contemporaneità in cui sono accadute le cose. È stato incredibile".