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MILAN - Modric: "Da bambino guardavo molto la Serie A e il Milan era la mia squadra preferita"
16.07.2025 15:05 di Redazione

Luka Modric, centrocampista del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Milan Tv: "Da bambino guardavo molto la Serie A e il Milan era la mia squadra preferita anche perché c'era il mio idolo, Boban. Avevo altre offerte, ma quando mi ha chiamato il Milan per me era chiaro. Lo volevo dal primo minuto. Mi ha impressionato anche il fatto che il ds Tare sia venuto in Croazia per presentarmi il progetto. È stato molto importante, mi ha dimostrato quanto ci tenesse e poi il Milan è uno dei più grandi club in Europa. Il Milan non può essere soddisfatto della mediocrità, bisogna porsi gli obiettivi più grandi possibili: vincere titoli e competere con le migliori squadre nel mondo. Voglio portare la mia fame di vincere, aiutare i compagni sotto tutti i punti di vista e lavorare sodo per guadagnare il mio posto in squadra. Non è mai facile, devi lavorare sodo e lottare. Dico sempre che per me la cosa più importante è l'amore per il gioco e per il calcio. Io ce l'ho ancora, sento di avere ancora questo fuoco dentro di me. È questo che mi spinge, ho ancora dentro di me la voglia e la fame di vincere".

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MILAN - Modric: "Da bambino guardavo molto la Serie A e il Milan era la mia squadra preferita"

di Napoli Magazine

16/07/2025 - 15:05

Luka Modric, centrocampista del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Milan Tv: "Da bambino guardavo molto la Serie A e il Milan era la mia squadra preferita anche perché c'era il mio idolo, Boban. Avevo altre offerte, ma quando mi ha chiamato il Milan per me era chiaro. Lo volevo dal primo minuto. Mi ha impressionato anche il fatto che il ds Tare sia venuto in Croazia per presentarmi il progetto. È stato molto importante, mi ha dimostrato quanto ci tenesse e poi il Milan è uno dei più grandi club in Europa. Il Milan non può essere soddisfatto della mediocrità, bisogna porsi gli obiettivi più grandi possibili: vincere titoli e competere con le migliori squadre nel mondo. Voglio portare la mia fame di vincere, aiutare i compagni sotto tutti i punti di vista e lavorare sodo per guadagnare il mio posto in squadra. Non è mai facile, devi lavorare sodo e lottare. Dico sempre che per me la cosa più importante è l'amore per il gioco e per il calcio. Io ce l'ho ancora, sento di avere ancora questo fuoco dentro di me. È questo che mi spinge, ho ancora dentro di me la voglia e la fame di vincere".