Nel giorno del ritorno a San Siro di Stefano Pioli, il tecnico dell'ultimo scudetto rossonero, il Milan torna in vetta da solo al campionato come non succedeva dal 7 ottobre 2023, quando un contestato gol di Pulisic stese il Genoa. Ancora tra le contestazioni di una Fiorentina che non si capacita per il rigore assegnato a Gimenez dal Var nel finale, Max Allegri guarda tutti dall'alto al basso e il Diavolo lancia un chiaro messaggio alle rivali nella lotta scudetto, sognando quanto fatto nella passata stagione dal Napoli che, da outsider senza le coppe europee, ha vinto la volata contro un'Inter che ha a lungo accarezzato il Triplete ma alla fine è rimasta con un pugno di mosche in mano.
Per continuare a sognare ci vuole il miglior Leao che stasera ha risposto presente. Il portoghese ha faticato molto nel primo tempo, evidenziando ancora una volta le enormi difficoltà nel giocare da centravanti, ma la musica è cambiata con l'ingresso di Gimenez e lo spostamento sull'amata fascia sinistra. Dopo 513 giorni è finalmente finito il lungo digiuno a San Siro in campionato: nel gol dell'1-1 De Gea obiettivamente poteva fare qualcosina in più, poi Rafa è stato glaciale dal dischetto sul controverso rigore che si è procurato nel finale il messicano. A proposito di Gimenez, finalmente l'ex Feyenoord ha sfoggiato una prestazione tale da giustificare i 35 milioni investiti su di lui a gennaio. Oltre che dare fisicità in mezzo all'area e consentire al compagno di spostarsi più a sinistra, ha anche sfiorato il gol con una zampata che ha costretto al miracolo De Gea.
In mezzo al campo c'è la solita conferma di Modric, per il quale ormai si sono sprecati fiumi di parole e non restano più aggettivi per definirlo. A 40 anni, il croato continua a disegnare calcio e con una partita a settimana da preparare Allegri si può permettere il lusso di non farlo rifiatare. Ma soprattutto, come il suo allenatore, sa benissimo come alzare i trofei a fine stagione. Maignan, impreciso in occasione del gol di Gosens, rimane comunque un punto fermo e imprescindibile, Ricci fatica a ritagliarsi un ruolo in questa squadra, mentre Bartesaghi si conferma come più di un'alternativa di Estupinan. Venerdì a San Siro arriva il pericolante Pisa e con lo scontro diretto Napoli-Inter e la Roma impegnata a Reggio Emilia contro il Sassuolo, il Diavolo potrebbe mettere a segno la prima mini-fuga di questo campionato.
di Redazione
20/10/2025 - 23:27
Nel giorno del ritorno a San Siro di Stefano Pioli, il tecnico dell'ultimo scudetto rossonero, il Milan torna in vetta da solo al campionato come non succedeva dal 7 ottobre 2023, quando un contestato gol di Pulisic stese il Genoa. Ancora tra le contestazioni di una Fiorentina che non si capacita per il rigore assegnato a Gimenez dal Var nel finale, Max Allegri guarda tutti dall'alto al basso e il Diavolo lancia un chiaro messaggio alle rivali nella lotta scudetto, sognando quanto fatto nella passata stagione dal Napoli che, da outsider senza le coppe europee, ha vinto la volata contro un'Inter che ha a lungo accarezzato il Triplete ma alla fine è rimasta con un pugno di mosche in mano.
Per continuare a sognare ci vuole il miglior Leao che stasera ha risposto presente. Il portoghese ha faticato molto nel primo tempo, evidenziando ancora una volta le enormi difficoltà nel giocare da centravanti, ma la musica è cambiata con l'ingresso di Gimenez e lo spostamento sull'amata fascia sinistra. Dopo 513 giorni è finalmente finito il lungo digiuno a San Siro in campionato: nel gol dell'1-1 De Gea obiettivamente poteva fare qualcosina in più, poi Rafa è stato glaciale dal dischetto sul controverso rigore che si è procurato nel finale il messicano. A proposito di Gimenez, finalmente l'ex Feyenoord ha sfoggiato una prestazione tale da giustificare i 35 milioni investiti su di lui a gennaio. Oltre che dare fisicità in mezzo all'area e consentire al compagno di spostarsi più a sinistra, ha anche sfiorato il gol con una zampata che ha costretto al miracolo De Gea.
In mezzo al campo c'è la solita conferma di Modric, per il quale ormai si sono sprecati fiumi di parole e non restano più aggettivi per definirlo. A 40 anni, il croato continua a disegnare calcio e con una partita a settimana da preparare Allegri si può permettere il lusso di non farlo rifiatare. Ma soprattutto, come il suo allenatore, sa benissimo come alzare i trofei a fine stagione. Maignan, impreciso in occasione del gol di Gosens, rimane comunque un punto fermo e imprescindibile, Ricci fatica a ritagliarsi un ruolo in questa squadra, mentre Bartesaghi si conferma come più di un'alternativa di Estupinan. Venerdì a San Siro arriva il pericolante Pisa e con lo scontro diretto Napoli-Inter e la Roma impegnata a Reggio Emilia contro il Sassuolo, il Diavolo potrebbe mettere a segno la prima mini-fuga di questo campionato.