Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato un'intervista a TeleLombardia: "Mi sono pentito di non aver venduto al Milan Belotti? Questa è una leggenda metropolitana. Belotti aveva una clausola a 100 milioni. Dopodiché il Milan nell'anno in cui voleva prendere Belotti, ovvero il 2017, aveva fatto prima di venire da me per chiedermi Belotti, aveva fatto una campagna acquisti molto dispensiosa. Aveva speso all'ora una cosa come 180, 200 milioni. Vennero da noi e ci dissero: "Guardate..", mi disse Fassone, mi chiamò una mattina: "...noi vorremmo prendere Belotti". Io dissi "Bene, parliamone. Qual è l'offerta che vi fate?". E disse: "Noi adesso non abbiamo più soldi, ma quello che potremmo fare è Belotti in prestito oneroso, tipo 5 milioni, con obbligo di riscatto a certe condizioni". E io dico "Mah, scusa, Marco, Fassone, io ho un centravanti come Belotti, ha fatto 26 gol, faccio fatica a venderlo perché evidentemente la piazza sarebbe molto scontenta, posso mai vendere Belotti per un prestito oneroso per 5 milioni e forse un riscatto obbligato?". È una cosa che è quasi un insulto. Questa fu l'offerta del Milan. Ricci e Milan erano promessi sposi a gennaio? Assolutamente no. Non c'era nulla da questo punto di vista. Ricci era un giocatore che interessava al Milan ma io a gennaio non ho mai parlato di questa trattativa, anche perché per noi il ragazzo era importante, per noi come squadra, per fare un campionato buono come poi abbiamo fatto. Speravamo di fare qualcosa in più, anche l'infortunio a Zapata ci ha fortemente penalizzato".
di Napoli Magazine
02/09/2025 - 22:03
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato un'intervista a TeleLombardia: "Mi sono pentito di non aver venduto al Milan Belotti? Questa è una leggenda metropolitana. Belotti aveva una clausola a 100 milioni. Dopodiché il Milan nell'anno in cui voleva prendere Belotti, ovvero il 2017, aveva fatto prima di venire da me per chiedermi Belotti, aveva fatto una campagna acquisti molto dispensiosa. Aveva speso all'ora una cosa come 180, 200 milioni. Vennero da noi e ci dissero: "Guardate..", mi disse Fassone, mi chiamò una mattina: "...noi vorremmo prendere Belotti". Io dissi "Bene, parliamone. Qual è l'offerta che vi fate?". E disse: "Noi adesso non abbiamo più soldi, ma quello che potremmo fare è Belotti in prestito oneroso, tipo 5 milioni, con obbligo di riscatto a certe condizioni". E io dico "Mah, scusa, Marco, Fassone, io ho un centravanti come Belotti, ha fatto 26 gol, faccio fatica a venderlo perché evidentemente la piazza sarebbe molto scontenta, posso mai vendere Belotti per un prestito oneroso per 5 milioni e forse un riscatto obbligato?". È una cosa che è quasi un insulto. Questa fu l'offerta del Milan. Ricci e Milan erano promessi sposi a gennaio? Assolutamente no. Non c'era nulla da questo punto di vista. Ricci era un giocatore che interessava al Milan ma io a gennaio non ho mai parlato di questa trattativa, anche perché per noi il ragazzo era importante, per noi come squadra, per fare un campionato buono come poi abbiamo fatto. Speravamo di fare qualcosa in più, anche l'infortunio a Zapata ci ha fortemente penalizzato".